Vinoterapia

Fino dai tempi antichi sono note le virtù terapeutiche del vino; si usavano erbe e piante per la preparazione di vini aromatizzati e si conoscevano bene le proprietà curative dell’uva. La vinoterapia, però, ha una storia ben più giovane. Fu il francese Joseph Vercauteron, un farmacologo dell’Università di Bordeaux, che elaborò per la prima volta questo tipo di trattamento, verso la fine degli anni ’80. Questa terapia si effettua seguendo gli stessi principi della talassoterapia e della balneoterapia, differenziandosi solo per l’utilizzo dell’uva.

Applicazioni, massaggi e impacchi ma anche maschere ed idromassaggi sono veri e propri trattamenti di bellezza, di grande aiuto nella cura dei segni dell’età. La vinoterapia si basa sull’estrazione di sostanze utili dalla buccia degli acini, come il polifenolo che, una volta estratto, viene aggiunto ad acqua minerale calda ed utilizzato per immersioni in vasca e maschere per il viso. La forte presenza di tannini nel mosto, la loro efficacia battericida e disinfettante, provvedono ad un effetto astringente sulla pelle, favorendone il rinnovamento cutaneo. Contemporaneamente, l’abbondanza di acido malico, tartarico e citrico, contenuti nel mosto, regalano una pelle luminosa e setata. I polifenoli, i flavonoidi e gli isoflavonoidi provvedono, inoltre, ad un’azione antiossidante e combattono i radicali liberi, proteggendoci dai danni prodotti dallo smog.

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I massaggi con il mosto levigano la pelle e si possono effettuare in tutti i periodi dell’anno. Solo in autunno è possibile utilizzare gli acini freschi appena colti, ideali per un riequilibrio del proprio stato fisico. Un’esperienza molto apprezzata e particolarmente tonificante è il bagno nella botte di vino dove ci si immerge in acqua calda, con un’alta percentuale di ferro, oli ed estratti di chicchi d’uva.

Per i problemi di circolazione, invece, sono molto consigliati gli idromassaggi a base di estratti d’uva e sali biologici, per i loro effetti particolarmente positivi.

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I primi ad adottare la Vinoterapia sono stati i francesi nel centro di “Les Sources de Caudalie” di Martillac, nel 1990. In Italia questa pratica si è dapprima diffusa in Trentino Alto Adige, in Emilia Romagna ed in Umbria, poi, negli ultimi anni, massaggi, idropercorsi ed impacchi a base di uva vengono praticati in molti importanti centri benessere ed in diversi saloni di bellezza disseminati un po’ su tutto il territorio italiano, in particolare nelle regioni a vocazione vitivinicola.

MASCHERA IDRATANTE (Ricetta casalinga)

Mescolare 2 cucchiai di succo d’uva,2 cucchiai di olio di mandorle dolce e un po’ di farina di mandorle, fino ad ottenere un composto omogeneo e resistente. Applicare su viso e collo per 15 minuti e risciacquare con acqua tiepida.

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